Gli eroi delle Olimpiadi
I primi passi
Quando si dice “fare la storia”
Quando si dice “fare la storia”
Più in alto, più veloce, più forte è il motto dei Giochi Olimpici. Gli atleti si impegnano molto per trasformare questo motto in realtà. Vincere è bello, ma classificarsi primi nel proprio Paese lo è ancora di più. Questo capitolo punta i riflettori sui primi atleti che hanno raggiunto un risultato: la prima medaglia nel proprio Paese o la vittoria di più medaglie.
Toni Sailer, sciatore austriaco, è stato uno dei più grandi nella sua disciplina. A soli 20 anni, vinse tre medaglie d'oro alle Olimpiadi invernali del 1956, tenutesi a Cortina d'Ampezzo, in Italia.
È stato quindi il più giovane a vincere l'oro nello sci alpino olimpico, il primo a vincere tutte e tre le gare di sci alpino (discesa, slalom e slalom gigante) in un'unica Olimpiade e il quinto a vincere tre medaglie d'oro in un'unica Olimpiade.
Nato a Kitzbühel, in Tirolo, nel 1935, Sailer sciava sin da bambino. A 12 anni è diventato membro dello Sci Club di Kitzbühel e iniziò a partecipare a delle gare agonistiche quando era piccolo. Era un fenomeno nello sci, tanto che vinse le sue prime gare importanti a soli 16 anni. Lo chiamavano "Blitz da Kitz" (blitz in tedesco vuol dire "fulmine").
Il suo successo olimpico nel 1956 vale anche come titolo di campione del mondo. In totale, nel corso della sua carriera sportiva, vinse sette titoli mondiali. Grazie ai suoi successi olimpici, Sailer divenne un eroe nazionale. Fu nominato sportivo austriaco dell'anno per tre anni di fila. Questo successo lo portò a recitare in alcuni film, dove veniva pagato sia per recitare che per sciare, mettendo però in pericolo il suo status di atleta dilettante.
Nel 1959, Sailer si ritirò dalle competizioni sciistiche, ma continuò a lavorare in film, album discografici e in aziende sciistiche, di abbigliamento e attrezzature.
Sjoukje Dijkstra è una delle migliori sportive della storia olandese.
Negli anni ‘60 è stata campionessa olimpica di pattinaggio artistico e tre volte campionessa mondiale. Alle Olimpiadi invernali del 1964 a Innsbruck, in Austria, ottenne la medaglia d'oro olimpica aggiudicandosi il titolo di prima atleta vincitrice d'oro delle Olimpiadi invernali olandesi. Per saperne di più su Sjoukje Dijkstra, leggete il blog qui sotto.
Nel 1992 dopo vent'anni di assenza, tornarono i Giochi Olimpici in Europa occidentale. Le squadre europee che parteciparono erano diverse da quelle dei decenni precedenti. Croazia, Slovenia e Bosnia-Erzegovina fecero il loro debutto olimpico, mentre la dissoluzione dell'Unione Sovietica portò gli atleti di Estonia, Lituania e Lettonia a gareggiare sotto le bandiere delle loro nazioni ormai indipendenti.
La Lituania ha vinto le sue prime medaglie olimpiche a Barcellona. La squadra lituana di pallacanestro maschile vinse una medaglia di bronzo, mentre l'atleta lituano Romas Ubartas vinse l'oro nel lancio del disco. L'anno successivo, tuttavia, Ubartas non superò un test antidoping e venne squalificato per quattro anni.
La Lettonia dovette aspettare ancora qualche anno prima di ottenere la sua prima medaglia d'oro olimpica. Alle Olimpiadi di Sydney del 2000, il ginnasta Igors Vihrovs vinse l'oro nell'esercizio a corpo libero.
Nata a Pärnu nel 1962, iniziò a praticare il ciclismo nel 1981. Ai Giochi universitari mondiali del 1983 vinse due medaglie d'oro: una nello sprint femminile e una nella prova a cronometro di 500 metri. Per Salumäe ebbe inizio un decennio di successi sportivi. Vinse l'oro ai Campionati del Mondo nel 1987 e nel 1989 e tra il 1982 e il 1989 stabilì 15 record mondiali. Prima nella storia dello sport, è stata eletta sportiva estone dell'anno per nove volte.
Dopo la carriera nell’atletica, lavorò nell'amministrazione sportiva ed è stata membro del consiglio comunale di Tallinn e del parlamento estone.
Malta non ha mai vinto una medaglia in quasi un secolo di partecipazione ai Giochi Olimpici.
La sua prima partecipazione fu nel 1928 alle Olimpiadi estive di Amsterdam. Era rappresentata da nove atleti, tutti membri di una squadra di pallanuoto. La squadra vinse il primo turno contro il Lussemburgo, ma fu eliminata nei quarti di finale dalla Francia, che alla fine ottenne la medaglia di bronzo.
I Giochi olimpici del 1912 si svolsero a Stoccolma e furono i primi ad avere come protagoniste atlete di sport acquatici, con gare di tuffi e nuoto. Vi furono solo 48 partecipanti.
La svedese Greta Johansson è stata una delle prime donne a vincere una medaglia olimpica, per aver vinto la gara di tuffi da una pedana di 10 metri.
La Johansson nacque a Stoccolma nel 1895, quindi aveva solo 17 anni quando vinse l'oro olimpico. È stata campionessa nazionale svedese nel 1910 e nel 1911. Nel 1913 emigrò negli Stati Uniti, dove lavorò fino al 1948 come allenatrice di tuffi all'Università di Stanford.
Come per i tuffi, nel 1912 a Stoccolma si svolsero per la prima volta le gare di nuoto femminile. Sarah "Fanny" Durack fu la prima donna a vincere una medaglia d'oro olimpica nel nuoto. Durante le sue gare, la donna irlandese-australiana sconvolse le folle con il suo costume da bagno elegante e aderente. Per saperne di più sulla sua vita e sui suoi successi sportivi, leggete il blog qui sotto.
Jean Jacoby è l'artista olimpico di maggior successo, vincitore di due medaglie d'oro per le sue attività artistiche. Fu il primo a vincere più di una medaglia d'oro olimpica.
Nei primi anni dei Giochi Olimpici - dal 1912 al 1948 - si tenevano competizioni artistiche ispirate allo sport, suddivise in cinque categorie: architettura, letteratura, musica, pittura e scultura.
Jean Jacoby, nato in Lussemburgo nel 1891, vinse due medaglie d'oro per la sua arte: una alle Olimpiadi del 1924 per il dipinto Sport Study e un'altra nel 1928 per il disegno Rugby.
Jean Jacoby è stato un pittore e illustratore che nei suoi lavori ha spesso rappresentato temi sportivi. Tra il 1912 e il 1918 Jacoby insegnò disegno presso la scuola Lewin-Funcke di Berlino. All'epoca del suo successo olimpico, lavorava come illustratore per due giornali tedeschi, il Berliner Illustrierte e il Grüne Post.
L’artista morì nel 1936, a soli 45 anni, ma la sua eredità continua a vivere e le sue opere venivano commemorate anche nei francobolli del Lussemburgo per i Giochi Olimpici del 1952.
Tia Hellebaut, nata ad Anversa, è passata alla storia come la prima donna belga ad aver vinto una medaglia d'oro nell'atletica leggera. L'impresa avvenne nel 2008, durante i Giochi olimpici di Pechino.
Il salto in alto di 2,05 metri di Hellebaut per lei fu un nuovo record e rappresentava una vittoria personale che le fecero avere un ruolo nella storia dello sport belga. Alle Olimpiadi del 2012, durante la cerimonia di apertura trasportò la bandiera del Belgio.
Abbiamo curato questa esposizione per presentare quanti più atleti possibile di origine europea. Tuttavia, con migliaia di atleti che partecipano ai Giochi Olimpici e Paralimpici, non c'è spazio per tutti.
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