Napoleone e l’urbanistica del XIX secolo
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Centralizzazione ed efficienza
Centralizzazione ed efficienza
Ci sono solo due potenze al mondo, la spada e lo spirito. Alla lunga, la spada viene sempre sconfitta dallo spirito.
Napoleone Bonaparte nel Memoriale
Mentre durante la Rivoluzione francese le amministrazioni locali e i loro rappresentanti godono di un certo grado di autonomia, Napoleone fa riferimento a una gerarchia verticale con amministratori nominati che rendono conto al governo centrale. Un aspetto degno di nota della legge del 1800 sulla divisione amministrativa in Francia, oltre alla sua longevità, è il suo impatto sull’Europa continentale. Le istituzioni francesi sono frequentemente esportate e imposte agli stati vassalli e ai territori conquistati per facilitarne la loro integrazione nell’Impero.
A la base della piramide amministrativa napoleonica si trovano i comuni e le municipalità, consapevoli che a questo livello è essenziale lavorare per l’accettazione della Nazione come un insieme. I sindaci sono allo stesso tempo rappresentanti dei comuni e agenti dello Stato.
Nel 1800, Napoleone crea la Banca di Francia per aiutare il paese a riprendersi da una pesante crisi economica e finanziaria. Introduce una moneta a valore costante e crea un'istituzione che non deve servire da cassa allo Stato, ma promuovere le sue imprese. La giovane Banque de France si stabilisce all'Hôtel de Toulouse, rue de la Vrillière a Parigi. Ben presto, è l'unica banca autorizzata a emettere valori monetari, da qui il suo nome di "banca centrale". I suoi principali clienti sono le banche tradizionali, il cui compito è quello di prestare denaro a privati e aziende. La quantità di denaro aumenta nel paese e favorisce il commercio e l'industria. L'aumento del valore delle tasse riscosse dallo Stato permette anche al paese di arricchirsi e finanziare il suo esercito.
La Rivoluzione francese promuove l'istruzione primaria gratuita per tutti a spese dello Stato. Napoleone sviluppa il concetto di scuola secondaria con la creazione dei licei (1802), che hanno lo scopo di preparare gli studenti all'università e di formare la futura classe dirigente del paese. Si tratta al tempo stesso di una rivoluzione culturale: l'istruzione è incoraggiata dalla concessione di borse di studio alle persone meritevoli, il che permette di salire la scala sociale.
Per quanto riguarda la religione, precedentemente considerata come uno dei garanti dell'ordine sociale, Napoleone ritiene che essa sia utile alla società ma debba essere sottomessa allo Stato e relegata alla sua funzione spirituale. Limita quindi il suo potere, in particolare in materia di istruzione. Gli ordini religiosi sono soppressi, chiese e conventi distrutti o trasformati in edifici pubblici, in particolare in caserme, come il monastero di San Romano a Lucca. I tesori artistici, i libri e gli archivi appartenenti alle chiese e ai conventi sono confiscati per arricchire i musei e le istituzioni di Napoleone. I beni delle chiese sono venduti per rimpinguare le casse dello Stato, praticamente vuote.
Con le guerre napoleoniche, il modello francese del liceo si esporta nel continente e influenza i sistemi educativi di Italia, Olanda, Spagna e del Ducato di Varsavia. A partire dal 1806 si fonde con il sistema tedesco, dove esistono già il Gymnasium e l'Università di Berlino. Ogni dipartimento ha il proprio liceo, con sede in ex conventi, abbazie o collegi, molti dei quali ospitavano già le scuole centrali.
Nata sotto la Rivoluzione, l'igiene urbana migliora con Napoleone grazie ad una serie di misure riguardanti l'acqua e le infrastrutture generali della città. La necessità di una riforma del sistema sanitario risponde a un doppio obiettivo: ridurre le malattie e le ospedalizzazioni mantenendo un buon livello di assistenza e cura.
Nel 1810, gli ordini religiosi sono soppressi, ma un decreto specifico che regolava le attività farmaceutiche dei conventi stabilisce di mantenere queste attività e di non interromperle, perché essenziali per la città. I laboratori medici sono separati dalla gestione ecclesiastica e diventano autonomi. Gli edifici religiosi, quali i conventi, sono ristrutturati per accogliere degli ospedali.
La ristrutturazione urbana, sia dal punto di vista dell'igiene che da quello della volontà di far sentire la presenza dell'Impero, si esegue con una certa ampiezza e grandezza. La nascita di nuovi ospedali a Piombino, in Italia, in un quartiere svantaggiato della città, ha anche un impatto sociale importante sulla popolazione. Si costruiscono inoltre degli ospedali specializzati e l'epoca di Napoleone vede tra l’altro la nascita del primo ospedale pediatrico del mondo occidentale, l'Ospedale dei bambini malati (1801) a Parigi.