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- I lavori della Convenzione incaricata di elaborare la Carta dei diritti fondamentali dell'UE
Quattro mesi dopo il Consiglio europeo di Colonia, è in Finlandia, a Tampere, che vengono definiti i metodi di lavoro specifici e la composizione precisa del gruppo di lavoro incaricato della redazione del progetto di testo sui diritti fondamentali. È un momento storico che per la prima volta vede collaborare deputati europei, parlamentari nazionali, rappresentanti dei capi di Stato e Commissione europea per l'elaborazione di un testo di natura costituzionale.
I sessantadue membri iniziano i lavori a Bruxelles il 17 dicembre 1999. Su richiesta di diversi deputati, si attribuiscono il nome più simbolico di "Convenzione". La Convenzione è composta da membri del Parlamento europeo (16) e delegati dei parlamenti nazionali (due per Stato, vale a dire 30 in totale), rappresentanti dei governi (all'epoca 15) e della Commissione europea (uno). Inoltre, partecipano ai lavori due rappresentanti della Corte di giustizia delle Comunità europee e due del Consiglio d'Europa, tra cui un rappresentante della Corte europea dei diritti dell'uomo. È previsto anche un dialogo con il Comitato economico e sociale, il Comitato delle regioni e il Mediatore europeo. Infine, si prevede di invitare paesi candidati all'adesione all'Unione europea, parti sociali ed esperti a contribuire alle deliberazioni.
La Convenzione è presieduta da Roman Herzog, ex presidente della Corte costituzionale tedesca di Karlsruhe e della Repubblica Federale di Germania, che è all'origine dell'iniziativa. È coadiuvato da un comitato di redazione (Presidium), mentre si instaura una stretta collaborazione con l'équipe del Segretariato generale del Consiglio e con la task force interdipartimentale appositamente creata per assistere la delegazione del Parlamento europeo durante i lavori. Dopo l'inaugurazione nei locali del Consiglio, i lavori della Convenzione e del Presidio si svolgeranno poi quasi interamente al Parlamento europeo a Bruxelles, facilitando notevolmente il lavoro dei parlamentari europei che svolgono un ruolo di primo piano nell'elaborazione della Carta.
Da subito l'eterogeneità dei membri della Convenzione si rivela un fattore favorevole allo sviluppo dei dibattiti. Durante i nove mesi di lavoro della Convenzione si instaura un dialogo senza precedenti con la società civile attraverso i contributi e le audizioni di decine di organizzazioni non governative. Fin dall'inizio, la Convenzione decide di adottare le proprie decisioni per consenso. I lavori della Convenzione sono improntati alla massima trasparenza: le sue sessioni sono pubbliche e tutti i documenti preparatori sono accessibili online su un sito web creato ad hoc.