- Mostra: Verso l’astrazione
- Ritratti del XX secolo
La breve vita e carriera del pittore espressionista austriaco Richard Gerstl (1883-1908) furono intimamente associate a circoli musicali progressisti di Vienna e, in particolare, ad Arnold Schönberg e alla moglie Mathilde, che appaiono con i loro figli in questo ritratto di gruppo. Gertstl applicò uno spesso strato di colore (tecnica ad impasto) per suggerire, piuttosto che ritrarre in gran dettaglio, i volti e i corpi degli Schönberg. Il coinvolgimento di Gerstl con la famiglia Schönberg si concluse tragicamente con il suo suicidio, all’età di soli 25 anni.
L'istruzione e la formazione artistica di Gerstl furono piuttosto difficoltosi. Espulso da scuola a Vienna, Gerstl venne educato da tutori privati. All'età di 15 anni, si iscrisse all’Accademia di belle arti, e studiò sotto il notoriamente rigido Professor Christian Griepenkerl. Il rifiuto della Secessione viennese da parte di Gerstl e il suo disprezzo per la pretesa artistica infuriarono il Professor Griepenkerl, che proclamò: "Dipingi nello stesso modo in cui io piscio sulla neve!"
Nella prima metà del XX secolo, l’Espressionismo continuò ad esercitare grande influenza nel mondo dell'arte, e Joseph Kutter (1894-1941) fu probabilmente l’artista lussemburghese più importante di quel periodo. Nel 1927 fu tra i fondatori della Secessione lussemburghese.
Il motivo dei pagliacci apparve per la prima volta nell’opera di Kutter nel 1935, dopo che aveva assistito a un varietà in un teatro lussemburghese. I suoi primi pagliacci avevano un aspetto allegro ma, dal 1936 al 1937, dipinse una serie di pagliacci melanconici, che esprimevano la sua sofferenza e preoccupazione per il suo stato di salute. Se desiderate saperne di più su Kutter e visualizzare dettagli di una retrospettiva su Kutter, visitate il sito web del Museo Nazionale di Storia ed Arte lussemburghese.
Gruppo concentrico, 1925, di Oskar Schlemmer (1888-1943) porta la ritrattistica in una direzione più astratta e organizza le forme in spazi bidimensionali e tridimensionali invece di ritrarre figure singole.
Una composizione semisimmetrica di figure umane posizionate a forma di croce in uno sfondo a contrasto composto da due rettangoli chiari e due scuri, come in una scacchiera gigante. Sopra la testa della figura centrale si vede un giovane nudo in un varco che apre le porte di uno spazio immaginario. I gesti e gli sguardi delle persone raffigurate attraversano la lunghezza, la larghezza e la profondità della composizione. I nazisti definirono Gruppo concentrico un’opera “depravata” e la rimossero dalla Nationalgalerie Berlin nel 1937. In seguito, entrò a far parte di collezioni private e venne infinite acquistata dalla Staatsgalerie Stuttgart nel 1950. Rimane uno dei quadri più enigmatici ed importanti di Schlemmer.
All’inizio del XX secolo, la capitale rumena Bucarest era un importante centro di arte avanguardista. Da giovane, Victor Brauner (1903-66) sperimentò una varietà di influenze e stili artistici, prima di trasferirsi a Parigi e allinearsi con la cerchia di André Breton e i Surrealisti.
Il ritratto del poeta Ilarie Voronca di Brauner, con la sua superficie angolare di forme geometriche e forti contrasti di colore, riflette l’influenza del Cubismo, sviluppato da Pablo Picasso e Georges Braque poco più di un decennio prima. Nel ritratto di Brauner, sono chiaramente visibili le fattezze di Voronca, come nel ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler di Picasso presso l’Istituto d’arte di Chicago.