- Mostra: Verso l’astrazione
- Paesaggio e cultura folk
Forse nessuna carriera d’artista dimostra meglio il passaggio dal naturalismo all’astrazione di quella del pittore olandese Piet Mondrian (1872-1944). Sera: L’albero rosso venne dipinto nella località costiera di Domburg, nella provincia di Zeeland, dove, come molti altri artisti, Mondrian trascorreva l’estate.
Mondrian ritrae gli ampi rami del melo tramite un'esplosione di colore in rosso acceso e blu cobalto, allontanandosi dalle sue opere precedenti dal tradizionale stile naturalistico - come Alberi lungo il Gein - e muovendo un primo passo verso l’astrazione. Qualche anno più tardi questo cammino culminò nelle famose composizioni geometriche di Mondrian, come Composizione n.IV/Composizione 6, 1914, e Victory Boogie Woogie, dipinte a New York nel 1942-44. Entrambi i quadri sono esposti al Gemeentemuseum a L’Aia.
Nel periodo a cavallo tra le due guerre, molti artisti continuarono a trarre ispirazione dalle proprie culture. L’artista cipriota Adamantios Diamantis (1900-1994) comunicò il suo amore per le tradizioni del mondo rurale in Le coltivatrici, 1932-33.
In Le coltivatrici, Diamantis suggerisce un legame intimo e intramontabile tra le donne operaie e la terra che coltivano. I corpi generalizzati delle donne diventano un tutt’uno con il paesaggio, e parte di un antico ciclo delle stagioni. L’artista applica uno stile di pittura moderno a un soggetto tradizionale, come già abbiamo visto nel precedente capitolo.
L’artista lettone Jānis Tīdemanis (1897-1964) adotta un approccio simile nel suo quadro Ragazza in costume folkloristico, 1930, applicando un ruvido stile espressionista a un convenzionale motivo folk. Confrontate quest’opera con Ragazza lituana con fascio di palme di Kanutas Ruseckas.
Tīdemanis si formò all’Accademia delle Belle Arti di Anversa dal 1922 al 1927 prima di studiare all’Istituto Nazionale delle Belle Arti della stessa città. Nel periodo trascorso in Belgio, Tīdemanis diventò un importante anello di giunzione tra il mondo artistico belga e quello lettone, di cui faceva parte anche il suo conterraneo Kārlis Padegs che abbiamo incontrato nel terzo capitolo.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, presero vita una serie di nuovi movimenti artistici tra cui la Op art, la Pop art, il Concettualismo, l’Anti-arte e la Performance art, per citarne solo alcuni. La Pop art fu uno dei più vivaci di questi movimenti. L’artista estone Malle Leis (nata nel 1940) è nota per le sue straordinarie e coloratissime opere, tra cui un’interpretazione vivida della Pop art, ricca di fiori e colori vivaci.
Malle Leis è una pittrice ad olio e un’artista grafica che crea opera distintive e straordinariamente vivide. La Leis ha studiato alla Scuola d’arte di Tartu dal 1958 al 1961 ed è stata membro della collettiva d’arte ANK 64 di Tallinn. Una parte sostanziale della sua opera consiste di dipinti ad olio e ad acquerello, caratterizzati da composizioni frammentarie e colori vivaci, come Giovani giardinieri. Nell’introduzione della sua mostra del 2015 al Museo d’arte Tartu, l’opera della Leis è stata definita “colorata e vivace come un caldo giorno d’estate. Il suo mondo è popolato da tante piante, verdura, arcobaleni, cavalli, ma anche dalle persone più vicine a lei e da paesaggi importanti... e naturalmente da fiori. Moltissimi fiori.”