Storia

Il romanzo Jane Eyre di Charlotte Brontë - illustrato da Paula Rego

illustrazione in bianco e nero di una donna che piange in una tenda

Opere d'arte ispirate a storie e letteratura, all'infanzia e al femminismo

di
Beth Daley (si apre in una nuova finestra) (Europeana Foundation)

Una delle gioie di leggere un libro è vedere quali immagini si dipingono nella nostra mente. E, naturalmente, ognuno ha un’immaginazione diversa.

Jane Eyre, di Charlotte Brontë, è uno dei primi romanzi raccontati dalla prospettiva di un bambino e fu originariamente pubblicato con il nome di Currer Bell. È una storia che sprigiona sia luce che oscurità.

Quando l'ho letto per la prima volta, alla fine dei miei vent'anni, Jane è stata una rivelazione per me. È intelligente, spiritosa, piena di grinta e determinata a vivere la sua vita indipendentemente dalle sfide che le vengono lanciate personalmente e dalle generali restrizioni imposte alle donne nell'Inghilterra del XIX secolo. Non si lasciava ingannare facilmente e l'ho amata per questo. È un'icona del femminismo, direi addirittura un'anti-eroina.

illustrazione di una donna che indossa un lungo abito nero e una cuffietta e che si porta la mano alla testa

Una fusione di paesaggi

La scrittrice Charlotte Brontë è cresciuta in un piccolo villaggio chiamato Haworth, nel West Yorkshire, nel Regno Unito. È un posto bellissimo, pieno di contrasti.

Troverete la cultura dei caffè, i festival e un sacco di feste, ma anche la pietra dello Yorkshire annerita dai fumi della rivoluzione industriale e cieli spesso cupi e pieni di presagi. Jane Eyre a tal proposito scrive: "Quel giorno non c'era modo di fare una passeggiata... il freddo vento invernale trascinava con sé nuvole cupe e una pioggia talmente penetrante, che qualsiasi esercizio all'aperto era fuori questione".

fotografia a colori della canonica di Bronte, una grande casa a due piani circondata da alberi

Con le sue ripide strade acciottolate e strette che confinano con vasti spazi di brughiera, l'ambientazione della Brontë è allo stesso tempo chiusa e soffocante, ma anche apertamente arioso.

È possibile visitare la casa di famiglia al Brontë Parsonage Museum - "uno spazio storico e intimo" - e poi camminare sulla brughiera, sentire l'odore dell'erica e osservare il tempo che passa. Potete sperimentare sia l'apertura e l'opportunità che la reclusione e la cupezza che hanno caratterizzato le opere di Charlotte e quelle delle sue sorelle, Emily e Anne.

Questo paesaggio si trova nell'opera di Charlotte Brontë e, in qualità di lettori, le sue parole ci permettono di immaginare oggetti, suoni e odori. È affascinante riuscire a entrare nel mondo immaginario di qualcun altro e osservarne la sua interpretazione, diversa dalla nostra. Ecco un esempio.

Paula Rego

Paula Rego è stata un'artista portoghese-britannica che ha realizzato opere d'arte ispirate alle favole, ai libri di fiabe e alla letteratura, che spesso riflettono l'infanzia, il femminismo e le sue origini portoghesi.

Una serie di litografie, realizzate nel 2002 e pubblicate in forma di libro nel 2004, ci offre Jane Eyre dal punto di vista di Paula.

“Nasce tutto dalla mia testa", dice Rego. Tutte le bambine improvvisano, e non si tratta solo di illustrazioni: Io la faccio mia". E la Jane Eyre della Rego è un luogo oscuro. Il mondo che evoca non è solo un infuso dei pensieri della Brontë, ma anche di esperienze della stessa Rego.

illustrazione di una donna che indossa una sottoveste bianca e che è seduta con le gambe aperte

“Rego ha esplorato, in una miriade di sequenze di immagini, le condizioni della sua formazione in Portogallo, come ragazza e donna, e l'oscillazione tra le soffocanti aspettative sociali e gli stratagemmi femminili liberatori”, afferma la storica, scrittrice ed esperta di femminismo e fiabe Marina Warner. "Rego riproduce il dramma psicologico del libro attraverso distorsioni di scala, crudele espressività dei gesti e inquietanti contrasti di luce e ombre che si allungano".

Le immagini di Rego sono state utilizzate dalla Royal Mail del Regno Unito per i francobolli commemorativi del 150° anniversario della morte di Charlotte Brontë nel febbraio 2005. In quel periodo, cominciarono a essere usate parole come "non ortodosso" e "anti-illustrazione" (si veda Creative (mis)reading? Jane Eyre di Paula Rego di Laurent Bury).

Rego aveva in qualche modo "letto male" il libro? A voi stabilirlo...

Cinque momenti illustrati di Jane Eyre

Vediamo alcune opere di Paula Rego e i brani che illustrano. Abbiamo preso il testo di Jane Eyre dal Progetto Gutenberg.

Nel primo capitolo, Jane Eyre, orfana di dieci anni, si nasconde dalla zia crudele e dai cugini prepotenti.

Una sala per la colazione confinava con il salotto e mi ci infilai. C'era una libreria: Presi subito un volume, facendo attenzione che fosse uno di quelli conservati con le immagini. Salii sul sedile del finestrino, e mi rilassai le gambe...

illustrazione a colori di una ragazza che legge un libro con altre figure che tengono un libro sopra la testa di una ragazza

Per allontanarla dalla casa della zia, Jane viene mandata alla Lowood School, gestita dal formidabile e violento signor Brocklehurst. Qui Jane trova un'amica in Helen Burns. Un giorno, Burns finisce nei guai per non essersi pulita le unghie.

Burns lasciò immediatamente la classe e [...] tornò dopo mezzo minuto, portando in mano un fascio di ramoscelli legati insieme a un'estremità. Quest’arma minacciosa fu presentata alla signorina Scatcherd con un rispettoso inchino; poi, silenziosamente e senza che le venisse detto nulla, si slacciò il grembiulino e l'insegnante le inflisse immediatamente e bruscamente una dozzina di colpi sul collo con il mazzo di ramoscelli. Nemmeno una lacrima venne si versò sul viso di Burns...

illustrazione in bianco e nero di un'aula scolastica, l'insegnante sta colpendo un bambino con un bastone mentre altri guardano

Alla Lowood School, il signor Brocklehurst mette in guardia gli altri studenti da Jane, verso la quale ha nutrito una forte antipatia.

"Prendete quello sgabello", disse il signor Brocklehurst, indicandone uno molto alto da cui si era appena alzato un monitor: gli fu portato.

"Fate sedere la ragazzina".

... "Miei cari figli", proseguiva l'ecclesiastico di marmo nero [...] dovete stare in guardia da lei; dovete rifuggire il suo esempio; se necessario, evitate la sua compagnia, escludetela dai vostri sport, dalle vostre conversazioni".

illustrazione in bianco e nero, una figura maschile guarda una ragazza in piedi su uno sgabello e tenuta in braccio da una figura femminile

Dopo otto anni a Lowood (sei come studentessa e due come insegnante), Jane assume il ruolo di istitutrice a Thornfield Hall. Un giorno d'inverno, durante una passeggiata, aiuta un uomo il cui cavallo è scivolato sul ghiaccio. Più tardi, scopre che si tratta del signor Rochester, proprietario di Thornfield Hall.

Riuscii a vederlo chiaramente. La sua figura era avvolta in un mantello da equitazione, con il collo di pelliccia e la fibbia d'acciaio; i suoi dettagli non erano evidenti, ma ne tracciai i punti generali di media altezza e notevole ampiezza del torace. Aveva un viso scuro, con dei lineamenti severi e una fronte marcata; gli occhi e le sopracciglia aggrottate in quel momento sembravano pieni d’ira e contrariati; aveva superato la giovinezza, ma non aveva raggiunto la mezza età; poteva avere sui trentacinque anni. Non provai alcun timore nei suoi confronti e poca timidezza.

illustrazione in bianco e nero di un uomo in abito e cappello a cilindro su un cavallo con un cane in piedi nelle vicinanze

Jane e il resto del personale domestico preparano la casa per il ritorno del signor Rochester a Thornfield dopo un periodo di assenza. Egli porta con sé un gruppo di dame, gentiluomini, camerieri e valletti.

Un'allegra agitazione era ora palpabile nella sala: i toni profondi dei signori e gli accenti smielati delle signore si fondevano armoniosamente… ... Le stanze lasciarono le loro belle inquiline una dopo l'altra: ognuna uscì in modo allegro e disinvolto, con abiti che brillavano nel crepuscolo. Per un momento rimasero raggruppate all'altra estremità della galleria, conversando con dolce e sommessa vivacità; poi scesero le scale quasi in assoluto silenzio, come una nebbia luminosa che rotola giù da una collina. Il loro aspetto, in generale, mi aveva regalato un'impressione di nobile eleganza, che non avevo mai esperito.

illustrazione a colori di una donna davanti a una toeletta con figure che la circondano

Cosa ne pensate? Le illustrazioni di Paula Rego corrispondono alla vostra immaginazione? Il suo mondo di Jane Eyre è più oscuro di quanto avevate pensato?


Traduzioni: Angelica Giallombardo, Fondazione Europeana